Ott 17, 2017

Superfici in acciaio pulite? Prova con la sabbiatura!

Dire addio a olio, depositi di sostanze oleose, grassi, impurità, scorie di laminazione poco aderenti, ruggine si può! Dai il benvenuto alla “sabbiatura”, procedimento di preparazione superficiale effettuata in funzione del trattamento di protezione superficiale da applicare successivamente.

Cos’è la sabbiatura?

Per garantire un’idonea base di ancoraggio per i rivestimenti protettivi, ogni superficie metallica deve essere ripulita da tutto quanto le è estraneo. Un risultato che si si ottiene erodendo la parte più superficiale mediante l’abrasione dovuta ad un getto di sabbia ed aria, cioè con la sabbiatura. Durante il procedimento, alcuni elementi solidi e abrasivi di piccole dimensioni, naturali o sintetici, immersi in un fluido, aeriforme o liquido, sono lanciati ad alta velocità sulla superficie da trattare, erodendola. Effettuata tipicamente sull’acciaio, la sabbiatura risulta adatta anche alla ghisa, alle leghe metalliche in genere, a legname, ceramiche, pietre e marmi; per impiego industriale sia meccanico sia edilizio.

Sulla superficie dei manufatti in acciaio possono essere presenti diversi residui come ossidi e sali, ruggine e calamina, oltre a tracce di vecchie pitturazioni ed altre sostanze estranee che creano strati intermedi tra il metallo vero e proprio ed il film antiruggine, di scarsissima stabilità ed aderenza e pregiudicano l’efficacia del sistema protettivo.

In campo meccanico, la sabbiatura – ideale per preparare il pezzo alla verniciatura successiva – è un procedimento intermedio al ciclo di lavorazione del prodotto, solo raramente viene effettuato come operazione finale.

Per via umida o a secco, con SteelBetter scegli tu

Per togliere strati di ossido, vernice, calcificazioni, un rivestimento galvanico o plastico, e così via, si seguono principalmente due metodi:

  • sabbiatura per via umida;
  • sabbiatura a secco.

Sabbiatura per via umida

Nella corrente abrasiva viene introdotta dell’acqua o una soluzione di acqua e di inibitore della corrosione, mescolata alle sostanze abrasive sia nel serbatoio a pressione che nella coerente in corrispondenza dell’ugello soffiatore.

Vantaggi

  • La produzione di polvere che si forma durante le operazioni di sabbiatura è ridotta al minimo. Si consiglia quindi quando non è possibile eseguire l’intervento in luogo aperto o in una cabina di sabbiatura.

Svantaggi

  • Nelle strutture metalliche in cui sono presenti molti recessi formati dalle travi orizzontali e dai profilati con cavità rivolte verso l’alto, risulta molto laborioso asportare la sabbia bagnata ed altri residui, per la cui rimozione è necessario procedere al lavaggio, la spazzolatura o il soffio con aria compressa.
  • La presenza dell’acqua tende a far formare la ruggine anche se viene mescolata con composti antiruggine.
  • La presenza dell’acqua riduce il potere abrasivo del materiale usato, aumentando tempo di esecuzione e costi di realizzazione.

Sabbiatura a secco

I metodi di sabbiatura per via secca sono in genere preferiti. Quelli utilizzabili presso il luogo di montaggio della struttura metallica si suddividono essenzialmente in due tipologie:

  • a ciclo aperto o convenzionale
    Non è previsto alcun accorgimento di contrasto dei pericoli comportanti la produzione di polvere né per il recupero del materiale abrasivo.
  • a ciclo chiuso, o ad aspirazione
    Si prevede sia l’abbattimento della polvere sia il recupero del materiale abrasivo esaurito.

Tra le diverse opzioni esistono, come ho indicato, diversi punti da prendere in considerazione per una scelta efficace, anche sotto il profilo economico. Ogni operazione, su cui siamo disponibili ad assisterti e consigliarti, viene compiuta secondo le richieste della normativa. In linea con le richieste è anche l’attrezzatura composta di:

  • macchina di sabbiatura automatica a doppia camera adatta al lavoro dal carattere continuativo;
  • collettore di polvere;
  • pompa di aspirazione;
  • speciali ugelli o lance di sabbiatura.

Quanto agli abrasivi più comunemente impiegati nelle operazioni di sabbiatura, ecco un breve elenco:

  • sabbia silicea (esclusa quella di mare): deve essere costituita principalmente da granuli duri, esente da argilla e dalla polvere. Le sabbie possono essere naturali o artificiali, ottenute dalla frantumazione di particelle più grossolane e più efficienti poiché la loro superficie è più rugosa e gli spigoli risultano più numerosi e più acuti;
  • pallini e granuli macinati di acciaio o di ghisa: i pallini metallici sono meno efficienti dei granuli macinati perché, data la loro rotondità, tendono a scivolare sulla superficie metallica con un evidente minor effetto abrasivo.
    Oltre agli abrasivi convenzionali si utilizzano anche:
  • abrasivi a base di corindone (ossido di alluminio): non causano silicosi nell’operatore.

Diversi gradi da raggiungere in un solo processo

Il grado di sabbiatura individua la percentuale di scaglie di laminazione, ruggine, vecchi pitture, ecc. da asportare durante il processo di sabbiatura. Generalmente i gradi di pulizia sono:

  • sabbiatura a metallo bianco: completa asportazione di tutti i prodotti della corrosione, di tutte le scaglie di laminazione, di tutte le tracce di vecchie pitture e in generale di tutte le impurità della superficie metallica. Si ottiene una superficie di color grigio bianco metallico di aspetto uniforme, di una ruvidità tale da consentire il perfetto ancoraggio dei successivi strati di pittura protettiva.
  • sabbiatura al metallo quasi bianco: l’asportazione delle impurità della superficie metallica è quasi totale, ad esclusione di leggerissime ombreggiature, venature leggere oppure scoloramenti causati da macchie di ruggine, ossidi di calamina oppure leggeri residui aderenti di pitture o rivestimenti protettivi.
  • sabbiatura commerciale: la superficie non è necessariamente uniforme né per il grado di pulizia né per l’aspetto (tipicamente grigiastro), poiché le differenze nelle condizioni iniziali della superficie influiscono sul risultato finale. La ruvidità finale si presta comunque alla salda adesione dei successivi strati di pittura.
  • sabbiatura grossolana (o di spazzolatura): le scaglie libere di ruggine, di laminazione e di pittura vengono rimosse, mentre restano sulla superficie quelle ben aderenti e tali che la superficie sabbiata possa offrire una buona aderenza e giunzione alla pittura.

La sabbiatura è una garanzia contro la corrosione, vieni a testarla

L’acciaio è da sempre apprezzato, tra le leghe, per la sua resistenza alla corrosione e all’usura, i nemici più temibili di tutti i metalli: questo non significa, però, che l’acciaio possa reggere, dovunque e a qualunque condizione, all’azione corrosiva innescata dai fenomeni noti con il nome di “corrosione”. E nel caso di problemi, c’è SteelBetter, ovvero c’è una soluzione!

Di norma, il grado di resistenza dell’acciaio all’usura e alla corrosione dipende dalla rugosità della superficie: la sabbiatura non solo elimina tracce di agenti corrosivi, ma accresce la ruvidezza superficiale e, quindi, la capacità dell’acciaio di combattere il processo di corrosione. Il materiale sottostante allo strato rimosso, completamente scoperto, mostra una rugosità dipendente dalla grandezza della graniglia utilizzata e dalla pressione del getto, ma comunque molto accentuata in confronto ai valori tipici delle lavorazioni meccaniche.
Conclusa l’operazione la superficie, che appare opacizzata, offre al tatto il tipico effetto “vellutato”. Ma al contempo, e in SteelBetter teniamo particolarmente a sottolinearlo e ti aspettiamo per fartelo toccare con mano, le prerogative di resistenza del materiale non risultano alterate.

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